E’ uno spettacolo che può essere definito, rubando un’espressione cara a Rodari, un’ “ insalata di favole”. L’attore-animatore utilizza le tecniche del teatro di figura, burattini,sagome, oggetti e ombre, per narrare mondi fantastici. Non ci sono segreti perché l’animazione è lasciata a vista. Lo spazio scenico di storia in storia si trasforma in un grande luogo immaginario con linee di colori, forme e oggetti che prendono vita sullo sfondo delle storie che vengono raccontate. Si raccontano in breve: la storia del piccolo re dei fiori, la storia della tartaruga e la scimmia, quella dell’asino e il pappagallo e le marachelle di un folletto salentino e quelle di un giovane buontempone inframmezzate da filastrocche musiche e canzoni ispirate a Rodari…e tante altre storie. Si creano delle composizioni tra l’attore e le figure che comandate dalle mani, raccontano della fragilità umana. Piccole storie per raccontare emozioni, immagini rapide che possono ancora sorprenderci.